Build your robot with Steplab & Gobilda components

STM32: PN7150

Measuring the Planck's constant with Arduino

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With this shield produced by Steplb it's easy to study the Planck's constant using a normal Arduino Board. The method is based on studying the led threshold voltage. We provide 4 different leds with given wavelength.

This shield makes the experiment repeatable and prevents students from damaging the components. The shield comes with a user manual. Using the Arduino board allows you to make measurements with a computer.

 

Contact us for details

 

 

 

 

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What will you Learn

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Content

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Theory of operation

 

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Light-emitting diodes (LEDs) convert electrical energy into light energy. They emit radiation (photons) of visible wavelengths when they are forward biased. This is caused by electrons from the `N' region in the LED giving up light as they fall into holes in the `P' region. The graph above shows the current-voltage curve (IV curve) for a typical LED. The 'turn-on' voltage Ut is about the same as the energy lost by an electron as it falls from the N to the P region. In this experiment you will find the point at which the light `goes on' by gradually adjusting the voltage.

The energy produced by photons (hc/λ), is assumed to be equal to that lost by each electron, qV: where q is the charge on an electron (q = e = 1.6 x 10^-19 C), U is the turn-on voltage, λ is the wavelength of light emitted in metres, and c is speed of light c = 3.0 X10^8 m/s.

Above you can also see calculation for the measurement error. LED manufacturers state the wavelength of the LEDs with the precision about Δλ = 20nm - 30nm and the precision of my voltmeter is ΔU = 0.01V.

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La legge di Ohm studiata con Arduino

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La legge di Ohm è uno degli argomenti fondamentali per chi inizia con l'elettronica. Anche per accendere un semplice LED è necessario conoscere la resistenza corretta e comprendere come calcolarla.  Per questo motivo, abbiamo deciso di creare questa shiled che integra alcune configurazioni fondamentali:

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I vantaggi di questa shield rispetto alla classica breadboard sono:

Semplicità di utilizzo:  la scheda contiene una serie di componenti pre installati che consentono di realizzare fino a 6 esercizi sulle resistenze in serie e in parallelo.

Personalizzabile:  grazie ai connettori sulla board,  si possono collegare facilmente componenti esterni per utilizzare resitenze e potenziometri esterni. 

Protezione: la scheda è protetta contro i più comuni errori di inversione di polarità e cortocircuito.

 

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Radiocomando 6 canali Gobilda Mode2

Win + shift + S non funziona in Windows 11, strumento di cattura

Se anche a voi è capitato di passare dal vecchio windows 10 al più recente windows 11, potrebbe essere scomparsa la funzione cattura schermo e la sequenza rapida Win + Shift + S  non da segni di vita.

Non preoccupatevi, il problema è dovuto  ad un semplice bug dei certificati.

Come risolvere il bug dello strumento di cattura e della combinazione WIN + Shift + R.

cliccare con il pulsante destro sull'orologio che torvate in basso a destra sul vostro schermo, sceglere Modifica data e ora

Disabilitare la funzione "Imposta data e ora automaticamente"

Cliccare su "Imposta data e ora manualmente" e inserire la data 15 ottobre  2021.

Provare a premere i tasti WIN +Shift + S

Lo strumento di cattura dovrebbe funzionare correttamente.

Riattivare "imposta data e ora automaticamente"

Se lo strumento di cattura continua a non funzionare:

Se lo strumento di cattura non compare, cliccare Start > Microsoft Store > 

cercare l'app "Cattura e note" e premere installa.

Al termine della procedura, ripetere l'operazione precedente con la regolazione di data e ora.

Numero: +39 08821030151

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Il numero +39 08821030151+3908821030151 appartiene ad un call center già segnalato per pratiche commerciali scorrette e violazione di alcune norme italiane.  La più recente invenzione è quella di spaventare il cliente sostenendo l'improvviso "aumento della tariffa TIM fisso".  Vi racconteranno che il vostro contratto è in scadenza proprio domani (?) e che verrà rinnovato ad una cifra più alta.   Ma grazie ad una misteriosa "Legge Bersani"  (sarà quella per le assicurazioni ?) ci si può rivolgere al loro "ufficio risoluzione controversie" che vi cercherà automaticamente una tariffa migliore.

Cioé TIM ha un ufficio che ti propone le offerte di altri ? 

Per curiosità ci siamo fatti ricontattare anche da questo "ufficio risoluzione controversie", così abbiamo aggiunto un altro numero alla nostra lista di segnalazioni all'autorità competente.

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Numero: +39 044191819

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Se ricevete una chiamata dal numero +39 044191819, si tratta di un call center che utilizza pratiche di vendita segnalate all'Agicom più volte. Diffidate di qualunque offerta o prodotto proposto.

Recentemente questo call center si propone come un "ufficio risoluzione controversie" degli operatori telefonici. Se avete dei problemi con le tariffe di un operatore, ad esempio TIM, saranno bene felici di trovarne un altro sul mercato libero.

L'ultima tecnica che utilizzano, è quella di farvi chiamare da un altro operatore / procacciatore  che utilizza un numero diverso. Questa persona vi chiede se volete essere ricontattati da questo fantomatico "ufficio risoluzione controversie". In questo modo sembrerà che siate voi ad aver chiesto il servizio.

+39044191819 segnalato alle autorità competenti.

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Guida: scegliere motore DC corrente continua 12V

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Il motore a corrente continua è un oggetto che consente di trasformare l'energia elettrica proveniente da una batteria, da un pannello solare o da un alimentatore, in moto rotatorio.

Si tratta della tipologia di motore più semplice da controllare perché si può pensare di modulare la velocità semplicement regolando la tensione di ingresso. (vedremo in seguito che non è una buona idea).  Questo motore ha due poli elettrici (+/-) che possono essere collegati direttamente ad una fonte di energia.  Scambiando le polarità del collegamento si ottiene semplicemente il cambio del verso di rotazione.

Motoriduttore

I motori in corrente continua hanno generalmente una velocità molto elevata pari a qualche migliaio di giri al minuto (RPM). Per questo motivo, dal punto di vista pratico, si utilzzano nella configurazione "con motoriduttore".  Se sfogliate il nostro catalogo motori vedrete che le velcità proposte sono relativamente basse e partono da 0.5 RPM.  Per scegliere correttamente il motore, le informazioni che ci servono sono: RPM, cioé numero di giri al minuto e  Coppia.  Per comprendere meglio cos'è la coppia, potete leggere l'articolo "La coppia di un motore".

Volendo semplificare, un motore piccolo avrà una coppia piccola e un motore più grande avrà una coppia più grande a parità di RPM. 

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Coppia e RPM

E' molto importante riferire sempre la coppia ad un particolare numero di giri. Questo ci permette di capire quale sarà la classe di motore più adatta ai nostri scopi.  

Vediamo con un esempio come funziona. 

Prendiamo un motore che di base ha 3000RPM di velocità. Supponiamo che il motore abbia una coppia di 1kg*cm.  A noi serve un motore da 30RPM quindi applichiamo un motoriduttore 1:100 che riduce i giri di 100 volte.  La coppia iniziale aumenterà proporzionamente cioé diventera circa 100kg*cm.

Se la coppia ottenuta e molto più grande di quella che ci serve, significa che possiamo utilizzare una classe di motori più piccola. 

Esempio: immaginiamo che per noi siano sufficienti 10kg*cm a 30 RPM, consideriamo un motore da 3000RPM con una coppia di 0,1kg*cm.  Applicando la riduazione 1:100, arriveremo ad avere 30RPM con 10Kg*cm di coppia.

Dal punto di vista pratico, non è possibile applicare le riduzioni a piacere, ma ci sono delle velocità standard per ogni classe di motore.  Il nostro catalogo motori è abbastanza vasto da coprire tutta la gamma di dimensioni e coppie più utilizzate.

Un altro parametro da considerare è la robustezza del motore.  Motori più piccoli sono meno robusti, motori più economici hanno una qualità del motoriduttore più bassa.  La scelta dipende dall'applicazione e dal numero di ore continuative di utilizzo.

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Servo Hitec analisi dei modelli

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In questa guida vedremo le caratteristiche dei vari modelli della Hitec in modo dettagliato.  Queste informazioni sono applicabili anche ad altre marche.

 

Caratteristiche di un servo

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La scheda tecnica dei servo motori riporta molti parametri utili per capire quale motore sia pi adatto per le nostre applicazioni.

Tensione di lavoro: I servo generalmente lavorano con tensioni fra 4.8V e 7.4V. Queste tensioni si possono ottenere facilmente con le batterie, per questo motivo sono state scelte come range operativo di molti servo. Se si supera la tensione di lavoro, la scheda di controllo si surriscalda rapidamente e il servo "si brucia".  Se utilizzate delle schede autocostruite, questo è il primo parametro da guardare.

Velocità:  La velocità di un servo viene indicata  attraverso il tempo @60°. Cioé quanto tempo impega un servo a ruotare di 60°. La velocità è praticamente costante lungo tutto l'arco e scende in prossimità del punto di arrivo stabilito.

La coppia di un servo:  è una misura della potenza del servo. La coppia è espressa in kg*cm. Se immaginiamo di collegare una levetta di lunghezza un cm al motore, essa riuscirà a "tirare"  un numero n di  kilogrammi.

ad esempio se la coppia è 20kg*cm, un braccio da 1cm potrà tirare 20kg, un braccio da 2 cm - 10 kg, un braccio da 4cm - 5 kg. 

Il prodotto lunghezza braccio*forza = coppia

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Coppia di un servo: 

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Il segnale di controllo di un servo

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Il servo nasce per il mondo del modellismo. Il segnale di controllo è di tipo PWM dove viene variato il duty cycle.  Vediamo in dettaglio di cosa si tratta.

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Il segnale di controllo stndard è un'onda quadra di ampiezza 0 - 5V con periodo 20ms. All'interno di questi 20ms, circa 2 ms vengono utilizzati per regolare il servo motore.  Il segnale di controllo standard va da 900ms a 2100ms. Un normale servo può ruotare da 0 a 90° oppure da 0-180°.  Nella guida alla scelta dei servo trovate una trattazione completa.   In questo caso ci limitiamo ad un servo motore con escursione 0-180°.

Come vedete un segnale di durata 1ms mette il servo nella posizione 0°. Se andiamo ad aumentare la durata del segnale ed arriviamo a 1.5ms il servo si posizionerà a 90°.  Se arriviamo a 2ms il servo sarà a 180° rispetto alla posizione iniziale.

Cosa succede se il  segnale di controllo del servo dura 1,1 ms ?

Se il motore a 1ms si trova a 0° e a 1,5 ms si trova a 90°, facendo una semplice proporzione, possiamo ipotizzare che il nostro servo si troverà a circa 90/5 = 18°.

La posizione determinata dal segnale di controllo è praticamente fissa. 

E' molto importante comprendere che la posizione del servo è data esclusivamente dalla durata del segnale positivo.  Questo segnale si ripete ogni 20ms e viene letto dalla scheda di controllo interna al servo.  Quindi se io mantengo un segnale di 1.1ms con periodicità 20ms, il servo si posizionerà sempre a 18° rispetto allo zero iniziale.

Il posizionamento del servo è di tipo assoluto.

Una caratteristica fondamentale del controllo di tipo servo è che esso mi determina una posizione assoluta.  Facciamo un esempio:

Invio il segnale ad un servo della duarata di 1.1 ms con periodicità 20ms. Il servomotore si posizionerà a 18° rispetto allo zero.  Tolgo l'alimentazione e spengo il segnale.  Riaccendo il sistema e invio lo stesso segnale da 1,1ms, il servo rimarrà fermo sui 18°. 

Questo non avviene, ad esempio con i motori passo passo o con i motori con encoder che hanno un posizionamento di tipo relativo, cioé non "ricordano" la loro storia precedente.

 

 

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How to charge Ni-Mh and NiCd batteries

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La coppia di un motore

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Capita spesso che chi è alle prime armi faccia confusione fra coppia, potenza, forza  di un motore. In questo breve articolo vedremo di chiarire questi concetti per i principianti.

Momento di una forza

Quando si esamina la scheda tecnica di un motore, si vede che viene fornita la coppia, espressa in kg*cm oppure N*m.   L'unità di misura Kg*cm forse è la più semplice da capire. 

Immaginiamo di voler bloccare il  motore esercitando una forza.  Se il motore ha una coppia di 20Kg*cm significa che, per fermarlo, dobbiamo usare una leva che eserciti una coppia opposta.  La coppia esercitata dalla leva è data dalla Forza moltiplicata per la lunghezza della leva (braccio). Se abbiamo una leva lunga 10cm, la forza necessaria sarà di 2kg, se la leva fosse lunga 100cm la forza necessaria per bloccare il motore sarebbe di 0,2kg cioé 200 grammi.

Come abbiamo visto, la coppia non è data solo dalla forza che noi applichiamo, ma dipende anche dal braccio, cioé dalla distanza dall'asse di rotazione.

 

Immaginate la situazione riportata nella figura 1. Immaginate che il vostro motore sia al posto del bullone esagonale a sinistra.  La distanza d viene chiamata braccio della forza e F è la forza che dovete esercitare per bloccare il motore (o per svitare un bullone).

Immaginate che il nostro motore abbia una coppia di 20kg*cm se il braccio d fosse 10cm, applicando 2kg  come F, riusciremmo a bloccare il nostro motore.

Se il nostro braccio d fosse 1m cioé 100cm, sarebbero sufficienti 0,2kg cioé 200g per bloccare il motore.  La coppia, quindi, non è semplicemente una forza o un "peso" che il motore riesce a contrastare, ma è data dal prodotto

F*d

Nel nostro esempio F*d deve essere sempre uguale a 20kg*cm.

Si deduce che la configurazione meccanica del sistema è molto importante. Lo stesso motore in condizioni di lavoro diverse, sviluppa prestazioni apparentemente differenti. Se teniamo presente, invece, la definizione di coppia come prodotto di due grandezze, vediamo che le prestazioni del motore sono costanti.

Dato che una ruota, una puleggia o un'asta sono sempre delle leve applicate ad un motore, dovete tener conto della vostra configurazione per scegliere la coppia esatta.

 

Rapporto di riduzione

Se guardate il nostro catalogo motori vedrete che forniamo configurazioni con diverso numero di giri.  Spesso ci capitano dei clienti che ci dicono: "Io acquisto un motore da 60 giri e poi lo riduco elettronicamente a 10 giri o ai giri che mi servono".

Questo tipo di regolazione è sicuramente realizzabile, ma va considerata anche in questo caso la coppia.  Se guardate bene i motori, vedrete che il 60 giri ha una coppia 5 volte più piccola del 12 giri. Se acquistate un motore da 60 giri e lo fate lavorare a 10 giri, avrete una ulteriore riduzione di coppia dovuta al punto di lavoro non ottimale.  Quindi facendo un esempio semplice, se prendete un 60 giri con 135kg*cm, e lo fate lavorare a 10 giri al minuto, otterrete circa 50kg*cm o meno a seconda del tipo di motore e controllo. Se prendete un motore da 12 giri/min  avrete una coppia di 584 kg*cm.  Cioé siamo oltre le 10 volte di più che far lavorare un motore in condizioni di moto ridotto.  Per questo motivo, vi consigliamo sempre di acquistare un motore che abbia un numero di giri molto vicino a quello che vi serve, per ottimizzare le prestazioni. Se invece avete la necessità di lavorare in un intervallo ampio di velocità, dovete scegliere una coppia soradimensionata rispetto alle vostre reali esigenze.

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How to charge NiMh batteries

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Clicca in alto a destra sulla bandierina per la versione italiana

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Tempo di ricarica batterie NiMh

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Per calcolare il tempo di ricarica di una batteria al NiMh dovete conoscere alcune informazioni facilmente reperibili. Il primo dato è la capacità della batteria, indicata sempre in mAh o Ah per le batterie più grandi.

La seconda informazione è la corrente erogata dal vostro caricabatterie. I caricabatterie a microprocessore consentono spesso una regolazione precisa e variabile nel tempo a seconda della scarica della batteria.  Il terzo dato è l'efficienza del processo di carica.

Vediamo nel dettaglio come utilizzare queste informazioni. Immaginiamo di avere una batteria da 2000mAh e di caricarla a 200mA. Idelamente:

Tempo di carica = Capacità della batteria / corrente di carica.

Cioé se ho la mia batteria da 2000mAh e la carico a 200mA impiego 10 ore per caricarla. Attenzione !  la capacità della batteria è espressa in mAh che è un'unità di energia. La corrente di carica è espressa in mA che è un'unità di corrente. L'energia è data da corrente * tempo, cioé mAh  dove h sta ad indicare "ora", si legge "milliampere ora".

La formula precedente è puramente ideale perché durante la carica viene dissipata un'energia, sotto forma di calore, che non contribuisce alla carica effettiva. La formula pratica per calcolare il tempo reale è data da:

Tempo = capacità *1,4 / corrente di carica

Il tempo effettivo quindi è circa un 40% in più del tempo teorico.  Il valore di 1.4 è un valore medio e può essere peggiore o migliore anche in funzione dell'età della vostra batteria o pacco batterie. L'utilizzo di un buon caricatore dotato di microprocessore, può allungare sensibilmente la vita delle vostre batterie.

Un  esempio di caricabatterie molto buono è il BC 700 che potete trovare qui
[/et_pb_text][et_pb_code _builder_version="3.0.92" global_module="16334" saved_tabs="all"] style="display:block; text-align:center;" data-ad-layout="in-article" data-ad-format="fluid" data-ad-client="ca-pub-1087773618838456" data-ad-slot="3347229638">[/et_pb_code][/et_pb_column][/et_pb_row][/et_pb_section]

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